Archive for the ‘Random thoughts’ Category

Guild Wars 2

domenica, agosto 19th, 2012

Sono riuscita a decidere dopo numerosi beta test il personaggio che voglio creare per primo. O per prima, dovrei dire.

Ora ho pochi giorni ancora per decidere il nome, perché in questi casi purtroppo emerge una specie di anima RP che di solito non ho. Mi sto facendo una cultura di norreno per il nome di un personaggio. Sono combattuta perché da una parte vorrei mettere un nome da RP, dall’altra vorrei renderlo personale…

Intanto, nella remota ipotesi che qualcuno legga, posto il rinato sito dei Demons of Razgriz: http://www.razgriz.eu/

Final Fantasy VII PC: oltre 10 anni per così poco

domenica, agosto 19th, 2012

Sono passati oltre dieci anni dalla prima uscita di Final Fantasy VII. Forse non tutti sanno che anche per PC esiste da altrettanto tempo. E che in tutti questi anni i fan, come al solito,  lo hanno reso molto più giocabile e graficamente apprezzabile di quanto non fosse il porting brutalmente realizzato dalla Squaresoft ai tempi, che anche con FF8 si sprecò molto poco ammettendo che non avevano alcun interesse al mercato PC.

Ormai credo si sia capito che hanno finito le idee e si sono dati ai sequel e ai remake anche di prodotti di cui poco si sentiva la mancanza. Ho perso il conto dei remake di FF4 e degli spin-off di Kingdom Hearts; ho provato FF14 e mi sono intristita; FFXIII-2 è stato il primo FF che non ho neanche comprato.

Così sbuca un sicuro successo di vendite. Evidentemente fa sempre bene spremere la gallina FF7. L’unico ottimo spin-off  è stato Crisis Core a mio parere, soprattutto sapendo come finiva l’ho giocato tutto praticamente commuovendomi. Advent Children è un bello spettacolo di grafica e poco più.  La Squaresoft sapeva che avrebbe potuto fare uscire l’originale, tale e quale, e vendere comunque. Nonostante a ragione o torto da anni i fan chiedessero un remake, dopo oltre una decade non sono riusciti a fare di meglio che rilasciare lo stesso gioco per PC, avendo almeno la decenza di aggiornarlo. Da quello che ho visto tra l’altro il risultato non si discosta da quello che si ottiene con pochissimo sforzo e qualche texture mod. Ho letto persino che la recente “sparizione” dei principali autori di mod sia dovuto al fatto che la Square abbia ben pensato di implementare il loro lavoro. Meritato, per carità, ma fa rendere conto della poca voglia che avevano di lavorarci loro.

L’ho giocato un numero improponibile di volte, ho portato su PS Aerith al 99 con tutti i Limit imparando a memoria tutte le battaglie su Wutai, l’ho rigiocato su PC assieme a FF8 in attimi di nostalgia. Nonostante questo quando a giugno uscirono i leak di FF7 per Steam, avevo quasi pensato: “Quasi quasi lo ricompro, magari su Steam lo trovo a poco con qualche offerta.”

Qualche giorno fa arriva la newsletter della Square avvertendomi dell’uscita di FF7. Apparentemente esce solo sul loro store, al prezzo di lancio di 9.99€. La prima reazione è stata: “Perché, volete farlo pagare di più?” Vediamo allora per quali nuove funzioni dovrei pagare:

  • Achievements: va bene, con rammarico ammetto che anche io casco spesso nel tunnel degli achievement, pentendomi anche di rovinarmi dei giochi solo per cercare di prenderne alcuni. Però non bastano a farmi spendere di nuovo su FF7 per PC, di sicuro non più di 10€.
  • Cloud Saves: il gioco di parole è non voluto ma fortunatissimo. Un’aggiunta carina, nulla di sorprendente visto che si trova in molte piattaforme per il gaming, ma bene che ci sia anche se non fondamentale.
  • Character Booster: qui sono esplosa. Lo so che se non vuoi usarlo non lo usi, lo so che non sono obbligata a usarlo o vederlo. Davvero però? Cos’è, i giocatori di oggi non sono in grado di reggere FF7? Sarà, ma a dieci anni o poco più  l’ho finito cinque volte, se ce la faceva una bambina dubito sia così tremendo? Il sistema delle Materia costringeva a pensare troppo e oggi  non si può più proporre senza un aiutino? Capisco la mossa commerciale ma è triste.
  • And that’s all.

Aggiungo che chi lo ha comprato, avendo anche l’originale per PC e PS, proprio per affetto e per supportare la Square oltre ogni logica, si è lamentato del fatto che non c’è uno straccio di manuale o indicazione su dove trovare le nuove funzioni cloud e il booster. Qualcuno ha detto che l’iniziativa è una specie di raccolta fondi per un progetto più grande. Vorrei sperarlo, ma ormai…

Ah, e la Square fa spoiler. Ero lì a guardare le schede dei personaggi, che sono esattamente le stesse di quelle dei vecchi manuali, quando qualcosa non mi quadra. Sono andata a controllare e avevo ragione. L’immagine di Sephiroth non c’era, il nome era accompagnato solo dalle caratteristiche di cui molte sconosciute; capisco però che sia praticamente inutile dopo tutti questi anni far finta che chi guarda il sito non sappia che faccia ha Sephiroth. Lo spoiler vero c’è su Aerith: scoprire il suo luogo d’origine è stato uno dei momenti più toccanti per me in FF7. Sarà l’effetto nostalgia a parlare ma perché inserirlo ora quando il resto è identico al vecchio manuale.

Non ci rimane che aspettare FFX HD.

Suggerisco alla Square vecchie glorie che non considereranno mai: Vagrant Story, Chrono Cross, Xenogears, Final Fantasy VI. So che l’ultimo si trova su PSN ma meriterebbe remake molto più di FF4. Troppo complesso però per affrontarlo eh? Vagrant Story e Xenogears hanno trame troppo mature per essere riproposti immagino.

In attesa del prossimo remake, chiudo.

Un Anno Dopo

martedì, gennaio 18th, 2011

E’ passato esattamente un anno dall’ultimo aggiornamento. Ho pensato che era il caso di un posto commemorativo e aggiornamenti veloci.

Prima di tutto, apro con una frase che ho appena letto e mi è piaciuta, così non la dimentico o perdo:

“Strange, that when we feel we understand all things, we understand nothing. Strange, that when we feel we
understand nothing, we have begun, at last, to understand.”

Detto questo, in un anno ho scoperto che:

1. Adoro Tanith Lee, ogni volta che ho finito un suo libro mi sono detta che avrei scritto qualcosa, ma prima di scrivere ho iniziato a leggerne un altro su cui avrei potuto di nuovo scrivere qualcosa e il ciclo continuava. Suppongo che mi piaccia più leggere che scrivere, senza dubbio.

2. Adoro il mio lettore e-book, grazie ancora a chi me lo ha regalato (l’adorazione per tale persona è ovviamente scontata da anni perciò non rientra in lista), non immagina neanche come mi ha migliorato la vita.

3. Amo et odio la mia Wacom. L’ho comprata piena di speranze e non è che mi abbia deluso…solo che…immagino il passaggio dal disegno tradizionale a quello digitale sia più doloroso di come me lo ero immaginato. O forse sono incapace io, può essere. Di certo sono migliorata col Photoshop, tuttavia il risultato arriva dopo ore di fatica e non è mai esattamente come lo vorrei. So che se lo facessi a mano impiegherei infinitamente meno, perciò per ora non riesco ad apprezzare il digitale. In questi giorni proverò col Painter, forse mi risulterà più congeniale. Intanto Artrage invece lo trovo fenomenale per le bozze. L’interfaccia semplice intuitiva e rapida mi ha conquistato. Poi al massimo si importa per la colorazione altrove, ma è carinissimo come programma.

4. I corsi di traduzione che sto facendo sono una sfida e una soddisfazione. Il primo di traduzione del fumetto l’ho concluso, devo dire che l’insegnante è bravissimo, tuttora si tiene in contatto e gli piace sempre confrontarsi con noi. Il corso di traduzione editoriale invece va ancora avanti. Sento di stare imparando qualcosa in questi corsi, e devo ammettere che è una sensazione che non mi capitava di provare da anni. Sento che serve.  Spero di riuscire a migliorare e fare lo stage traducendo qualcosa. Spero di farne il mio lavoro, onestamente. E’ l’unica cosa che sono decentemente in grado di fare, e lo posso svolgere da casa. Fattore non trascurabile il secondo, almeno per me. Non mi ci sono mai vista a reggere orari d’ufficio. Mi sono resa conto comunque che tradurre è molto più difficile di quanto sembri, però continua a piacermi e lo faccio con passione. Poi magari alla fine del corso scopro che è meglio se mi vado a nascondere in un angolo e non scrivo più una riga di traduzione nella vita, chissà. Ma essere catastrofici non aiuta. D’altronde, anche se riuscissi a tradurre qualcosa, non si guadagna chissà che, già è abbastanza triste nel migliore dei casi, non pensiamo al peggiore.  Anche se pensandoci io ero partita che volevo localizzare videogiochi…ma lì davvero anche cercando non ci sono contatti cui rivolgersi, da qualche parte dovevo iniziare, e almeno i corsi mi stanno servendo.

5. Strettamente collegato al post dell’anno scorso: sono iscritta a Facebook. Il fattaccio è avvenuto in maniera piuttosto casuale, ma finora, soprattutto grazie al “nome d’arte”, mi sto prendendo tutti i benefici e nessuno degli svantaggi della cosa. Mi ci sto divertendo insomma.

6. Ho scoperto Yuki Kajiura. Il concerto live che ho trovato rimane una delle cose più belle che abbia sentito e visto.

7. Qualcosa che non ricordo ma sicuramente c’è.

Ora vado a disegnare. Come non lo so, forse torno alla matita per la lineart, ma credo che farò qualche tentativo digitale prima.

Volevo comprare un pigiama…

sabato, agosto 8th, 2009

…o qualunque cosa atta a dormirci.

Potevo scegliere tra Trilli, Calimero, Hello Kitty. C’è qualcosa che non va. Soprattutto il fatto che quello di Hello Kitty l’ho trovato persino carino. Di sicuro il migliore paragonato ad altri. Per la cronaca, rosso e nero con un disegno della gattina in stile Cappuccetto rosso.  Menziono i capi di abbigliamento intimo in comode scatole regalo (già con gli spazi per scrivere “da/from…a/to…”) sempre di Hello Kitty, con accessori inclusi.

Volevo prendere un costume. Ci stavo quasi cascando…quando ho notato il simpatico faccione di Hello Kitty in strass sul retro degli slip! La scena si è ripetuta per un altro migliaio di articoli, di abbigliamento o meno, per bimbi o adulti. Ovunque mi girassi c’era Hello Kitty. Ogni tanto sbucava timidamente la “vecchia” Betty Boop.  Non sono andata in un negozio della Sanrio, lo giuro. Anzi in una catena di abbigliamento piuttosto alla mano, in periferia.

Sono riuscita a scovare un paio di maglie che mi sono piaciute parecchio almeno come idea, ma è stata un’esperienza che mi ha fatto pensare. La prossima volta potrei essere costretta a comprare qualcosa di Hello Kitty. A forza di vederla ovunque, credo me la faranno apparire normalissima. Ammetto poi che confrontati gli articoli a certi di altre marche, non erano neanche malissimo. Ecco, mi stanno quasi già convincendo.

Apparentemente, sono “Dottoressa”

lunedì, giugno 1st, 2009

Per quanto non riesca io stessa a visualizzare il blog, sono riuscita ad accedere e ho deciso che posto in ogni caso.

Il 27 maggio mi sono laureata…incredibile ma vero. E’ stata dura, stressante, snervante, ma è finita. Senso di incredulità e liberazione per ora sono quelli che prevalgono. Credo che ancora devo assimilare bene cosa è successo…

Però sono contenta. Grazie a chi, soprattutto inconsapevolmente (persino nel sonno), mi ha incoraggiato nei momenti peggiori di stanchezza. Non mi interessa non aver avuto una vera e proprio festa o un grande applauso, sono semplicemente felice di aver potuto essere con te quel giorno e i successivi di riposo :D

Il mio prossimo compito non sarà universitario, ma sarà scoprire come usare al meglio per la prima volta il regalo…merita davvero :D

Io ooodio la burocrazia

mercoledì, marzo 18th, 2009

Sto passando più tempo a stampare e cercare di consegnare inutili carte che a scrivere la tesi. Non se ne può più. Chiedono fotocopie di esami verbalizzati quando neanche loro li hanno ancora aggiornati sul sito, ed allora cosa stampo? Sarà tutta una corsa, ed il peggio è che io starei tentando di impegnarmi. Obiettivamente, come al solito, fan bene quelli che scopiazzano 4 idiozie per libro e van tranquilli senza fretta. Purtroppo non ho questa faccia tosta, neanche verso me stessa…vorrei scrivere qualcosa di cui non dovermi vergognare.  Mi si prepara una settimana di placcaggio ai professori per far firmare maledetti fogli per non rischiare di dover arrivare all’ultimo giorno a consegnare il pacco di moduli…speriamo bene. La vera prova non è la discussione, non è scrivere la tesi…è combattere con la parte burocratica. Una corsa ad ostacoli contro il tempo e senza aiuti.

Tra i vari moduli, il più divertente è un test di quattro pagine per valutare nel complesso l’esperienza universitaria. Un po’ a malincuore, ma son stata onesta e mi son sfogata. Che diamine.

Tra Plaguer e Tombon

venerdì, gennaio 16th, 2009

Mi raccomando, lavatevi i dentini perchè cose oscure accadono a vostra insaputa. E soprattutto, senza farsi notare.

Stavo bene, mi son ritrovata senza un dente. Si è improvvisamente spezzato senza aver dolore, e sempre senza aver dolore si è scoperto che una carie invisibile se l’era mangiato.  Il tutto ovviamente prima delle feste, il 24 dicembre. Ad oggi, mi ritrovo col dente devitalizzato con relativo dolore, tanta fame cronica, ed una capsula provvisoria. Inizierò a dover prendere frullatini e minestrine per bimbi per la mia sopravvivenza, sono giorni che non mangio. Anche perchè è un periodaccio, e di energie ne ho bisogno…molte più di quelle che ho.

Faccio un appello ai dentisti. Scegliete con più cura le vostre assistenti/tirocinanti. Ho tanta simpatia per loro, ma non possono perdersi pezzi mentre siete ad operare. “Mi è caduto lì…” “che ce lo hai portato a fare ” “per sterilizzarlo…ma è caduto dietro al mobile…” “e si riprende” “beh si…dopo spostavo” ” e se mi servisse tipo ora?” . Se ne è fatto a meno. “Mi passi lo strumento che riscalda e spinge? no…non quello…no…no…spetta. Ecco, questo. Si chiama Plaguer”. Ovviamente non si chiama così, ma dopo un’ora sotto i ferri e tanto dolore, il mio cervello ha recepito che lo strumento si chiamava così. Oggi ho sentito Tombon . Dubito fortemente che ci siano strumenti con questo nome, e non credo neanche di volermi informare, ho un brutto rapporto con le cose mediche. Quindi, Plaguer sia.

Dente a parte, da oggi inizia la fase centrale e critica del programma di laurea. Non ci sono opzioni, ce la devo fare è_é Anche se ho i crampi allo stomaco per la fame e non so come sto in piedi, ma ce la devo fare, anche se mi sento una tensione tremenda addosso perchè sento che molti ci contano e non aspettano altro. Se fallissi mi sentirei, senza eufemismi, una merda. Ma non ho neanche il tempo di pensarci che devo iniziare a lavorare. In qualche modo, devo resistere (anche alla fame, mi servirebbe qualche tecnica di concentrazione orientale, chissà xD).

Pluralità d’insegnanti

giovedì, novembre 27th, 2008

“Ho voluto io che cambiaste professore madrelingua ogni mese, perchè è giusto che abbiate una pluralità di insegnamenti.

Dovete andare con tutti i professori…”

“Aaaah, e da mò che ci eravamo laureati professorè” Istintivo, ad alta voce, convinto.

Risa incontrollabili, persino la professoressa non può fare altro che mettersi a ridere.

“Che gaffe che ho fatto…beh no, sono minimo 3 anni per legge…”

“Seh seh, però vedeva come andavamo…lasciamo stare lasciamo stare va…”

Ma il criceto non scappava mai?

giovedì, novembre 27th, 2008

Da quando ho ricominciato l’università devo dire che è uno degli episodi più esilarante che mi sia capitato. Premetto subito che non conoscevo, e non conosco, le persone protagoniste. Per quanto fossi tentata di “intervenire” ho una certa educazione o timidezza, che dir si voglia, e me ne son restata a trattenere le risate dietro l’angolo. Dietro l’angolo e seduta per terra, ma questo è un altro discorso.

Si era in 50 tutti allegramete seduti in terra davanti ad una sala adibita per l’emergenza ad aula. La disperazione ed il freddo nell’angusto corridoio evidentemente influirono.

E fu così che partì un canto disperato…la canzone di Yattaman. Seguita da risa e commenti tipo “ma come si chiamavano i cattivi…c’era Tonsula e…”. Poi sono passati ad argomenti più intellettuali “ma sapete che censuravano sailor moon perchè mentre si trasformavano erano nude? Neanche fossero state maschi oh…”. Ma ve la ricordate Charlotte? Se non ve la ricordavate, tutti però ricordavano “stava in mezzo alle capre cavalli…aveva tutto lei oh…che poi stava col criceto” “Ma sto criceto poi non scappava mai!”. Tralasciamo la visione distorta dettata dai ricordi che avesse tutto lei…era poco meno sfigata di Candy, ma se non altro era pochino più simpatica e soprattutto portava meno sfiga XD.

Fino alle misunderstood lyrics “Io ho capito che diceva la sigla di Jeeg Robot solo poco tempo fa quando me l’ha detta un mio amico…vola tra lampi di blu…e io che da piccola ero impressionata che mi immaginavo il robot che volava tra lapidi blu!” “Ma poi che sono i lampi di blu?! Erano meglio le lapidi!”. “E vi ricordate quel cartone con le streghe..come si chiamava quella cattiva e bella…”  “Ah, si, era Bia…ma l’altra…” Peccato, speravo partisse la canzone di Bia, sarebbe stato da ovazione. E li ho anche lasciati con l’interrogativo di come si chiamasse la strega bella. Dubito qualcuno arriverà mai qui, ma sappiate che era Noah XD

Non poteva mancare il momento calcistico. “Ve lo vedevate Holly e benji…io ci stavo in fissa…”. Statisticamente, i ragazzi pare preferissero lo stratega Ross, anche ad alcune ragazze piaceva. Una era innamorata di Holly. Un’altra di Landers “ah, vi ricordate tutti che andavamo in giro a giocare a pallore con le maniche rigirate per fare come lui…” Si, me lo ricordo pure io, pure a pallavolo avevo chi lo faceva xD  Benji odiato dai più, pare che se non fosse esistito sarebbero stati tutti più contenti.

Poi qualcuno è venuto ad aprire la porta del Purgatorio, e forse Inferno data la temperatura che la stanza da 5 persone assume quando ci entriamo in 200. Ovviamente, ci lasciano gentilmente i termosifoni accesi, paretre a vetri che dà sul lato assolato, finestre che non si possono aprire.

Il siparietto è terminato, ma è stato davvero carino… un po’ di divertimento in quel luogo abbastanza deprimente.

Esami e voti random

mercoledì, settembre 24th, 2008

O, più che random, dovuti ad una serie di complessi fattori che sono fuori dal proprio controllo ed imprevedibili.

Dato che non l’ho raccontato e l’ho trovo abastanza divertente (o ridicolo), scrivo come è andato il mio ultimo esame-farsa.

Da premettere…un esame di spagnolo per cui era davvero preoccupata, sapendo, come i saggi, di non sapere lo spagnolo. Avevo studiato come una matta tutti i libri, ma parlare in spagnolo ed organizzare un discorso lì per lì non sarà mai semplice. E’ una lingua che ancora non riesco a farmi piacere. Inoltre, quello che ancor più mi precuupava, era che le due professoresse sono soggette a sbalzi d’umore. Ho visto giornate di interrogazioni finire con tutti bocciati, ed altre con 28 fisso per tutti. Sempre quelli bocciati la volta prima. E qui già sorge la domanda…ma se li hai bocciati 10 giorni fa, come fanno ora ad essere tutti da 28? Mistero.

Procediamo alla descrizione del simpatico programma. Per 5 crediti, bisogna sempre studiare la modica cifra di 5-6 libri, più 2 romanzi in lingua da leggere e riferire alla lettrice. Il tutto ovviamente da ripetere in spagnolo, anche se i libri erano in italiano.

Date le premesse, io ho il sacro terrore degli esami di spagnolo.

La prima parte dell’esame, consiste nel parlare dei romanzi che si è letto con la lettrice. Paradossalmente è la parte peggiore, perchè è molto più colloquiale, non ci si può preparare un discorso…e soprattutto la lettrice sente, la professoressa di lingua, non sempre sinceramente.  Qui, nervosa come ero, faccio a mio avviso parecchi errori. Mi corregge un passato coniugato male, e vabè. Ma il bello è dopo…non mi veniva assolutamente come si diceva “una casa molto ricca”…e dico “una casa molto ricca”. Esattamente in italiano. Apparentemente poco turbata dalla cosa, lei continua a farmi domande. Fortuna che il libro l’avevo letto davvero, a differenza di alcuni, perchè se ne è uscita con domande con “il capitolo si intitola così…perchè?”. Poi passa a farmi leggere una pagina intera. Non so minimamente cosa ho letto, sul serio, so solo che tipo macchinetta leggevo. Forse è l’unica cosa che ho fatto bene. Mentre ero interrogata, la professoressa chiede alla lettrice come era andata la ragazza che stava interrogando ora lei..e la risposta fu “insomma, gravi carenze di vocabolario” e la professoressa “e ritorna anche qui, si vede.”. Io vedo tanto il mio prossimo futuro in quelle parole.

All’esame con la professoressa, devo evidentemente ringraziare di aver frequentato un corso all’università dove ha fatto lezioni anche lei. Come ha visto il mio piano di studi “modificato” con gli esami di quel corso, mi si è messa molto amichevolmente a parlare, lamentandosi della Regione che non si sa che fine ha fatto fare agli attestati. Sì, a Dicembre 2007 abbiam fatto l’esame, gli attestati erano pronti, solo da firmare da chissà chi alla Regione. Quasi un anno è passato, e non se ne sa nulla.

Dopo questo breve interludio, passa ad interrogarmi. Prima domanda generica: parlami del libro di Tizio. Un libro di 400 pagine, preciso. Non sapendo bene da che parte iniziare, sparo po’ di concetti più o meno legati pur di parlare. So che non ho sbagliato molti termini, perchè ero lì che parlavo lentamente e pensavo ogni cosa prima di dirla. Altre 2 domande, che richiedevano invece una risposta più secca, altra domanda di collegament/ragionamento, a cui rispondo molto bene a quanto pare. Son le classiche domande su cui vado bene, a differenza di altri, perchè non riesco neanche volendo a studiare a memoria. Di solito molti davanti a queste domande non sanno che rispondere perchè sui libri non ci sono fondamentalmente. Comunque, visto che gli rispondo bene a questa, decide che può bastare…e si gira verso la lettrice. Panico, memore della sentenza data alla ragazza di prima.

La professoressa chiede come sono andata alla lettrice.

“Muy bien…un 28″.

EH?! Ma se ti ho parlato in italiano? Se ho sbagliato la metà dei tempi passati…e…una casa molto ricca, insomma! o_O Ma che…

Non lo so, magari sembra scema mentre invece segue anche le interrogazioni che fa la professoressa mentre si sente le sue. Non ne ho idea. So solo che trovo ridicolo che le ho parlato in italiano e lei dice “Muy bien”. Peggio ancora, io vengo interrogata da un’altra professoressa sul programma ed è lei a suggerire il voto. La professoressa in questione dopo uo sguardo al libretto (sì, si basa molto su quello), decide che 28 va bene. Io a dir poco accetto, ma sono ancora attonita dalla scenetta e dal voto.

Se non altro, ho passato il trauma di spagnolo. Mi sono convinta che non è importantissimo quanto ti ammazzi per studiare, quanto il loro umore e quanto ti sentono sul serio. Non ne vale la pena su certi esami di sapere tutto. Anche perchè sfido io a sapere 6 libri e 2 romanzi per 5 crediti. Paradossalmente gli esami in cui davvero devi sapere tutto hanno “solo” 2, massimo 3 libri. Mi pare ragionevole.

La caccia ai 12 libri e 4 romanzi per Gennaio è iniziata…